CENNI DI STORIA DI LONGOBARDI
Poche case abbarbicate come gramigna, su di un contrafforte di Monte Cocuzzo, con la strada principale, la via Indipendenza, di vecchio sapore carbonaro, posta a tale dislivello per cui quando nevica "ai Cavi" il quartiere più alto, spesso fa buon tempo ai "Pioppi", il rione più basso. Un paesaggio fantastico che ti cambia ad ogni svolta lungo le viuzze collinari o le piste montane; il tutto sullo sfondo delle isolette dello Stromboli tra la dolce sagoma di Capo Vaticano e le evanescenze del Palinuro o della mole immensa del lontano Mongibello, brillante di nervi nella cima alta e fumosa" (Monsignor Francesco Miceli). In quest'area del Basso Tirreno Cosentino, nella quale sono situati i cosiddetti Borghi Antichi,è possibile visitare lo storico Comune di Longobardi, le cui origini sono legate all'arrivo dell'omonima popolazione di origine germanica, composta da "guerrieri o uomini dalle lunghe barbe o alabarde", intorno al 596 d.C.Negli anni si successero la dominazione bizantina, araba e saracena, e successivamente, il territorio passò anche sotto l'egida di Angioini e Aragonesi. Tra il 1806-1807 Longobardi fu saccheggiata dalle truppe francesi di Giovanni Bonaparte. All'impresa dei mille (1860) partecipò il longobardese Luigi Miceli (1824-1906), deputato e senatore, fu Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio. Nel 1928 fu aggregato al comune di Fiumefreddo Bruzio. Nel 1937 venne finalmente ricostituito comune autonomo.
Codici identificativi Codice Istat 078067 Codice catastale E677 CAP 87030 Prefisso tel. 0982 |
Territorio di Longobardi La superfice del territorio di Longobardi è 18,23 km² Altitudine s.l.m. del punto in cui è situato il Comune è 325mt. Abitanti 2.326 al (31-5-2021) |